12 marzo 2020
CORNICE
La paura (Noemi Dantonio)
Noemi
Dantonio
Created 10:35 AM
Buongiorno questo è il mio tema per il giorno 7: la paura. Ho trovato questa
citazione presa dai promessi sposi, mi sembrava molto interessante e pienamente
in tema, visto che qualche giorno fa molte persone sono scappate da Milano, per
paura e per tornare dalle loro famiglie.
“Sono partiti prima della mezzanotte.
Nonostante le gride che proibivano di lasciare la città e minacciavano le
solite pene severissime, come la confisca delle case e di tutti i patrimoni,
furono molti i nobili che fuggirono da Milano per andarsi a rifugiare nei loro
possedimenti in campagna”. Scriveva così, Alessandro Manzoni, nel capitolo XVI
de “I Promessi Sposi“. Allora era il 1827, ma il celebre scrittore parlava
della peste che colpì la popolazione nel 1630. L’epidemia si diffuse – tra
l’altro – in diverse zone dell’Italia settentrionale e il Ducato di Milano fu
uno degli Stati più gravemente colpiti. Sono trascorsi decenni, eppure la
situazione che ci troviamo a dover fronteggiare in questi giorni non sembra
essere diversa da quella di allora.
Così come a quel tempo, scrive Manzoni, la gente partiva per raggiungere le
proprie terre d’origine, anche la scorsa notte le persone si sono riversate
nelle stazioni di Milano per tornare a casa.
Il nostro modo di vivere, il nostro ritmo quotidiano hanno subito una battuta
d’arresto. A guardarci…spaventati, impauriti e timorosi, sembriamo essere
davvero tornati indietro. Ci hanno tolto le cose più semplici, come uscire,
fare la spesa, portare i figli a scuola. Ci hanno messo davanti quelle più
banali: lavarsi le mani, stare a distanza, non muoversi. E’ vero, siamo nel
2020. Disponiamo di tecnologie, mezzi e strumenti avanzati; la sanità ha fatto
passi avanti; l’igiene e la pulizia anche. Eppure, l’idea di avere tutto sotto
controllo è null’altro che un’illusione.
4 class comments
Orsetta
Innocenti10:48 AM
Cara Noemi, l’idea è
buona, ma la citazione è un fake. Manzoni, che pure ha parlato delle peste, nei
Promessi Sposi, non ha scritto queste parole, né ne ha parlato nel capitolo
XVI, che effettivamente segue le avventure di Renzo a Milano ma ben prima della
peste (che arriverà ai capitoli 31-32).Bene dunque il tema, bene l’idea di Manzoni, ma per favore cerca una
citazione che sia a) sua b) con un commento tuo (il commento della seconda
parte non riflette il tuo stile, è qualcosa di aggiunto sotto lo stesso luogo
dove hai preso il fake).
Il testo integrale dei Promessi Sposi si può leggere qui.
https://www.liberliber.it/mediateca/libri/m/manzoni/i_promessi_sposi/pdf/manzoni_i_promessi_sposi.pdf
Questo episodio è interessante, perché ci ricorda che #leonardopovia è sempre dietro l’angolo. Le notizie vanno sempre sempre controllate, non basta un post carino su Insta o una condivisione su wa.
Noemi
Dantonio1:57 PM
Ah, cerco di trovare
qualcos’altro..e sicuramente la prossima volta cercherò meglio e starò più
attenta. Evidentemente mi ha attirato la citazione, molto interessante..
Ma posso scrivere ad esempio una paginetta di diario sempre su questo tema?
Orsetta
Innocenti1:58 PM
Certamente, come hanno
fatto sia Fede, sia Leonardo. E’ una bellissima idea.
Noemi
Dantonio2:57 PM
“Adesso sono in treno
e sono un po’ più tranquilla, sto tornando dalla mia famiglia, non so se ho
fatto la cosa giusta vista la situazione, viste le grida che ci proibivano di
lasciare la città, ma la paura è stata più forte e mi ha portata a scappare.
Abitavo a Milano e oggi pomeriggio ho comprato il biglietto dell’ultimo treno
che c’era per tornare a Roma, nella mia città. Sono molto stanca, si era creata
un’aria pesante alla stazione di Milano, scendevo le scale del sottopassaggio a
corsa, con centinaia di persone intorno che facevano lo stesso, vedevo le facce
delle persone preoccupate, impaurite, bambini che stringevano la mano alle
proprie mamme, fidanzati che si davano l’ultimo bacio e mi si stringeva lo
stomaco. Siamo arrivati a un punto di totale pazzia solo per un decreto che ci
ha chiesto di rimanere a casa e di mantenere una igiene importante.. Non vedo
l’ora che tutto questo finisca.”
Orsetta
Innocenti Mar 12
Miei cari, ho messo a
posto i post di oggi di Noemi nella sezione specifica, e ho approfittato per
aggiungere, con un giorno di ritardo, un mio contributo che mi è venuto in
mente dalla riflessione di Leonardo e da quella di Isabel. E’ quello che si
vede dalla finestra del mio studio. L’ho intitolata: “Primavera. Dietro lo
sbarre”. Mi pareva in tema.
Vorrei poi commentare la pagina di diario di Noemi, che è veramente molto bella, per la capacità che hai avuto di immedesimarti in una situazione non tua. Ci ricordi che la paura ci rende soli, ci rende ciechi. E ci ricordi anche una cosa molto importante, che, spesso, quando si giudica da una situazione migliore, più sicura, meno precaria, tendiamo a dimenticare. E cioè l’indulgenza: l’indulgenza che dobbiamo ai nostri simili quando sono in condizioni diverse, e peggiori delle nostre. L’indulgenza che dobbiamo a chi vive qualcosa che non possiamo comprendere davvero perché non ci si può mettere nei panni di qualcuno così a fondo da provare la sua paura della morte. L’indulgenza che dobbiamo a noi stessi, perché la vita non ci dà regole, ed è tutta una trattativa tra l’istinto di sopravvivenza e la parte migliore, più razionale, di noi. Grazie, Noemi, per averci oggi ricordato l’indulgenza. Che ci rende umani.
