15 marzo 2020
CORNICE


La morale (Omar Bartaloni)

Omar Bartaloni
Created 12:31 PMBuongiorno, ecco il mio tema: la morale, parto da una citazione di Pier Paolo Pasolini, uno dei più grandi poeti e scrittori del nostro tempo. “Il moralista dice no agli altri, l’uomo morale solo a se stesso”, oggi più che mai siamo di fronte a questa realtà in quanto con il tempo si sono create delle situazioni in cui si viene etichettati per ciò che si pensa o si fa. Ognuno di noi dovrebbe avere la forza di esprimersi per ciò che è senza dover ricevere ogni volta delle lezioncine da esponenti di questa società standardizzata. Questa riflessione per me si collega molto bene anche alla brutta situazione che stiamo vivendo, dove però la morale viene sostituita dal buon senso delle persone e dall’incoerenza che loro stesse a volte mostrano. “Chiunque in questo momento vorrebbe fare la più semplice delle attività come giocare a calcio con gli amici, vedere i propri cari o poter tornare a scuola per rivedere i compagni ma ci sono delle regole molto rigide dovute anche all’incoscienza di molte persone che giustificate dalla paura si sono comportate in modo egoistico.” Spero che possa andare bene professoressa.

Orsetta InnocentiMar 15
Buon giorno Omar, buon giorno tutte e tutti. Oggi, con il tema proposto dal nostro Dioneo, si chiudono le dieci giornate della nostra prima quarantena. Innanzi tutto, due parole di commento sul tema scelto, che mi pare molto divertente perché apparentemente sviluppa in modo antifrastico (cioè: all’opposto del suo significato) il ruolo di Dioneo. Mi spiego: Dioneo nel Decameron è colui che vuole la libertà assoluta, che racconta le novelle spinte, etc. E questo ci potrebbe far pensare che sia un personaggio senza morale. In realtà, come abbiamo visto, non è così, perché la sua funzione è quella di far riflettere da un altro punto di vista, e dunque in realtà a uno sguardo più profondo Dioneo si rivela un forte portatore di morale.

Venendo alla scelta, mi pare molto appropriata, questa idea di chiudere con la morale, che è quello che ci spinge a darci la bussola per i nostri comportamenti, come individui e come membri di una collettività. Pasolini è stato, in questo, in realtà, anche un grande moralista, suo malgrado, e pur convinto di non esserlo, e ha spesso passato il tempo a fustigare usi e costumi di un intero popolo con una forza polemica fortissima. Questo serve anche a ricordarci che nessuno di noi è, mai, immune dal moralismo, che è una tentazione troppo forte, figlia di qualcosa che esercitiamo sempre, e fa parte dell’essere umano, e cioè il giudizio. Il giudizio è inevitabile, perché di fronte a qualunque avvenimento noi ci posizioniamo, sempre, anche quando non lo esplicitiamo. E’ dopo avere esercitato il giudizio, allora, che entrano in gioco la nostra capacità di valutazione, e l’indulgenza, che ci porta poi a non eccedere troppo spessa nel trasformare la morale in moralismo.

Due domande per te prima di chiudere. La prima è la solita: da dove viene la citazione? Anno, luogo (nel senso: in quale opera, in quale intervento pubblico, articolo, intervista). Te lo chiedo perché se non riesco a ricostruire tempo e luogo e opera di una citazione letteraria quella citazione tecnicamente ancora non è confermata (specie in un tempo dove creare un Meme finto è facilissimo, e diventa virale con un click e un #leonardopovia come nulla). Non è semplice, ma si può trovare. Ci vorrà un po’ di pazienza in rete.

Seconda domanda: hai messo tra virgolette anche questa parte del tuo intervento: “Chiunque in questo momento vorrebbe fare la più semplice delle attività come giocare a calcio con gli amici, vedere i propri cari o poter tornare a scuola per rivedere i compagni ma ci sono delle regole molto rigide dovute anche all’incoscienza di molte persone che giustificate dalla paura si sono comportate in modo egoistico.” Perché? Chi stai citando?

Omar Bartaloni
Per quanto riguarda la citazione di Pasolini cercherò di trovare la fonte e l’opera da dove deriva, mentre per quel che riguarda l’ultima parte in virgolettato è stata una mia riflessione considerando esperienze generali e mie personali. Non so se si tratta di un errore dal punto di vista tematico o grammaticale. Dal mio punto di vista l’ho interpretato come un discorso diretto come avviene in una storia dove un personaggio prende la parola e racconta. Cercherò di farle avere le risposte il prima possibile e naturalmente se ha bisogno mi contatti. Un caro saluto

Orsetta InnocentiMar 15
Miei cari, rispondo a tutti alla domanda che avevo fatto a Omar: “Quale il luogo e la data della citazione di Pasolini?”. Infatti così come citata la frase condivide almeno in partenza un problema presente in quella del ‘finto’ Manzoni di Noemi: manca la fonte, non posso essere sicuro che sia di Pasolini.
Come controllare?
Alcuni passaggi.

1) Prendo la citazione intera e la metto su google TRA VIRGOLETTE: in questo modo ho la certezza che la stringa di ricerca sarà proprio di quelle parole. Vi aggiungo a lato anche la parola “Pasolini”. La mi stringa di ricerca avrà dunque l’aspetto della Foto #1.
2) Il mio scopo è trovare nelle varie risposte che mi procura google qualcosa che mi dia dei dati in più sul contesto in cui  è stata pronunciata. Dunque inizio a spulciarli con santa pazienza per trovare qualche cosa.
3) Arrivo, a pagina 6 di google, al link sul “Cinema di poesia”, che sembra un link serio, di una rivista (inoltre io prof. so che Pasolini ha scritto un saggio che si chiama “Cinema di poesia”, dunque un sito che si chiama così sembra informato. (Foto #2)
4) Apro il link e certo la mia citazione: Foto #3; scopro così un nuovo dettaglio, mi parla di una intervista al quotidiano la Stampa e mi riporta una data: 12/07/1968.
5) A questo punto devo fare delle controprove: faccio una nuova stringa di ricerca, questa volta con le parole “Il moralista dice di no agli altri, l’uomo morale solo a se stesso“ pasolini 1968 stampa (Foto #4)
6) Controllo in questo modo che ci siano più fonti diverse che riportano la stessa informazione. Una volta fatta questa verifica, posso confermare che la citazione viene da una Intervista sul pubblicata sul quotidiano La Stampa il 12 luglio 1968.