La terza giornata si apre, ancora una volta, sotto il segno di una regina. A tenere il filo dei discorsi è Neifile, il cui nome significa “colei che è la nuova innamorata”, dunque che ama da poco. Per questo ha un carattere spesso timido, riservato, sempre vergognoso. Il tema scelto da Neifile è l’ingegno, e in particolare dedicato a chi ottiene, o ritrova, qualcosa che ha desiderato da tempo. Dopo una pausa di venerdì e sabato (la seconda giornata era stata di giovedì, la prima di mercoledì), che sono giorni dedicati alla preghiera e alla penitenza, si riprende di domenica (un po’ come noi). La novella più famosa della giornata è probabilmente la prima, quella raccontata da Filostrato (colui che combatte per amore), di Masetto da Lamporecchio. Una novella nella quale il protagonista prima si finge muto per entrare come tuttofare in un monastero di suore, poi diventa l’amante di quasi tutte, compresa la badessa, quindi, non riuscendo più a resistere al ritmo che gli impongono le monache finge di avere per miracolo riacquistato la parola. A quel punto, poiché è diventato pericoloso (poiché non essendo più muto potrebbe andare in giro a svelare i peccati delle suore), ottiene il posto di castaldo, cioè di “amministratore” di alcune terre del convento. E così si sistema per la vita. E’ una novella che si collega al tema delle prese in giro del clero, degli ordini religiosi, come già quella di Ser Cepparello che avete letto (della I giornata). “Ma nessuno aveva nulla da dire per questi toni un po’ sboccati di Boccaccio?” – potreste chiedermi.

E’ una buona domanda, ma ne parliamo domani.

La novella si può trovare qui: non è un obbligo di lettura.

Materiali

Novella di Masetto da Lamporecchio:

https://letteritaliana.weebly.com/masetto-da-lamporecchio.html