La sera del 4 marzo 2020, quando – dopo un pomeriggio di conferme e smentite – il Governo ha proclamato la chiusura delle scuole per tutto il territorio dello Stato, inizialmente fino al 15 marzo, mi sono subito resa conto che, considerando un giorno di introduzione extra, quello che avremmo avuto con i ragazzi e le ragazze della 3^L (mai come in questo caso il condizionale si è rivelato modo verbale appropriato) a disposizione era esattamente un piccolo “decameron”, una storia di dieci giorni, la nostra storia di reclusione che si fa rifugio, durante una pestilenza.
Così, giorno dopo giorno, in quei primi dieci giorni, abbiamo scandito il nostro primo tempo di quarantena spiegando questo autore incredibilmente attuale, ma, soprattutto, costruendo la nostra raccolta: di storie, immagini, riflessioni, sotto la guida di un re o di una regina.
Ne è risultato un libro a cornice, nel quale si mescolano le storie dei ragazzi e delle ragazze, e le mie, alla spiegazione dell’opera di Boccaccio. Tutte insieme, la cornice del nostro discorrere quotidiano e a distanza, così come i “lavori del corso” delle spiegazioni più mirate su Boccaccio, vanno a comporre Il Decameron della 3^L, che si può leggere qui.